Vivere la città

Tempo libero, che paura!

Ti svegli mezzo in coma: è domenica, i negozi sono chiusi, ieri hai fatto serata e questa “mattina” sei solo contento di esserti svegliato. Ma – eh sì, c’è un “ma”oggi dovresti proprio studiare: hai rimandato per troppo tempo e le scadenze sono ormai imminenti. Sì dai fa niente, sbatti raga, si studia domani: ti spiaggi sul divano con qualche pacchetto di schifezze da sgranocchiare, accendi Netflix e passa la paura. Oppure: è primo pomeriggio, tu e i tuoi amici siete appena usciti da lezione e siete troppo stanchi per buttarvi sui libri. Cosa potete fare? Shopping? Per l’aperitivo è ancora presto, non avete altre idee interessanti e intanto le vostre meningi non si sono ancora riprese. Alla fine tutti a casa propria, come sempre, e ci si rivede dopo cena. Classico.

Che fare?

Vi ritrovate in queste descrizioni? Siete stanchi di perdere tempo non facendo assolutamente nulla di costruttivo? Allora siete nel posto giusto. Io sono la Regina del Procrastinare, e in questo articolo cercherò di spiegarvi come spendere il vostro tempo talmente bene da non accorgervi di non star facendo letteralmente niente – o quasi.
Anzitutto, carissimi, devo dire che capisco la vostra smisurata passione per Netflix e compagnia cantante. Io stessa non dico di essere senza peccato, però regà se ne può parlare nelle fredde sere invernali o durante gli uggiosi weekend d’autunno, in cui nessuno sano di mente metterebbe il naso fuori di casa – a meno che non fosse proprio costretto. Ma avete visto in questi giorni che bel sole tiepido c’è fuori dalle vostre finestre? Non state lì imbambolati: vestitevi che si esce.
In quanto Instagram addicted mi permetto di proporvi alcuni posticini particolarmente suggestivi della nostra splendida città. Chiaramente ce ne sono molti altri, ma in questa sede ho preferito concentrarmi solo sui i miei preferiti.
Volete sapere quali sono?

Che dire, una vista che ti toglie il fiato. Sembra di essere su un grande poggiolo con un panorama strepitoso: il centro storico e il porto zeneise a 360°. Facilmente raggiungibile sia con mezzi pubblici che a piedi, sia dal centro che dalle zone di Principe, Oregina, Castelletto e, perché no, anche Manin, questo suggestivo Belvedere presenta agli occhi alcuni fra quegli elementi che hanno portato un’anima illustre a definire Genova Superba per uomini e per mura, Signora del mare” già nel 1358. Ma tranquilli, nessuno pretende che vi mettiate a scarpinare per arrivarci – anche se in questo caso la passeggiata è vivamente consigliata.

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Vista da Spianata Castelletto

Romantico e vivace, nell’antico borgo marinaro genovese il tempo sembra essersi fermato. Affacciato su un’incantevole spiaggetta di ciottoli amabilmente guarnita da piccole e suggestive imbarcazioni, questo tanto magico quanto poetico scenario è assai facile da raggiungere sia dal centro che dalla periferia. Soprattutto con l’arrivo della bella stagione, Boccadasse si riempie di giovani e meno giovani, tutti ormai conquistati dall’atmosfera di questo luogo – e non vi ho detto niente dei gelati.

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Spiaggetta di Boccadasse

Se un giorno vi sentite particolarmente in vena e decidete che avete voglia di spostarvi un po’ di più dal centro, la scelta migliore è quella di prendere un treno o un autobus e scendere a Nervi. Vi troverete subito davanti a un complesso ambientale dove la tipica flora mediterranea è affiancata da piante esotiche e tropicali – il tutto sullo sfondo dell’azzurrissimo mar Ligure. Già che ci siete, fatevi anche un giro in passeggiata: è sempre bella, ma al tramonto ha un non-so-che di magico.

100418 - Nervi
Parchi e passeggiata di Nervi

Ultima ma non ultima, questa incantevole struttura galleggiante è stata progettata da Renzo Piano in occasione del G8 del 2001 e intitolata a Luciano Berio. Formata da vecchie chiatte oggi attrezzate con panchine e lampioni, la suggestiva installazione si trova vicino all’Acquario e permette ai suoi fruitori di avere un punto di vista panoramico da cui poter osservare Genova e il suo porto – Lanterna compresa.

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Isola delle Chiatte (Porto Antico)

Tirando le somme

Ma veniamo alle note dolenti. Come ogni favoletta che si rispetti, a questo punto mi tocca farvi la morale. Non me ne vogliate, so di non essere Collodi o chi per lui, ma anche da procrastinatrice doc non avrei mai davvero potuto dedicare questo articolo a legittimare la pigrizia tipica dell’universitario medio (me in primis).
E dunque, dopo tutto quello di cui abbiamo parlato qui, non vi è venuta voglia di prendere e andare in uno di questi posti meravigliosi – a ciascuno il suo, volendo citare un po’ impropriamente Qualcuno – per godervi la parte migliore di questa primavera zeneise? Sì? E allora cosa state aspettando, un invito in carta bollata?
E già che ci siete, perché non portate con voi anche alcuni di quei libroni che da tempo sembrano osservarvi minacciosi dalla scrivania? Fate prendere un po’ d’aria e un po’ di sole anche a loro, credetemi: farete pace in poco tempo e andrete sicuramente più d’accordo nella location giusta.

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