Ovvero, via Balbi vs. Albergo dei Poveri.

Se avete letto il “Chi siamo” (lo avete fatto, vero!?), saprete che ho un orecchio nel backstage dell’Unige, e ho una soffiata per voi. Si vocifera che vogliano unire gli uffici e le amministrazioni di Scienze Umanistiche e Scienze Sociali.
Ora, chi sa di cosa sto parlando ha appena avuto un brivido gelido lungo la schiena, tutti gli altri dovranno leggere i 7 punti seguenti in cui spiego le abissali differenze tra queste due Scuole. Quando dico scuole mi riferisco alle ex Facoltà, aaah, i bei tempi andati.
Infatti, non solo l’Italia è fatta di campanili, ma anche l’università stessa ha al suo interno fazioni che oscillano su una lama sottile e molto affilata che va dal “belin, odio questo posto” al “belin, siamo meglio noi”.
Se pensate che queste due scuole abbiano molto in comune, non avete idea di quello che vi aspetta se decidete di frequentare la triennale in via Balbi e la magistrale all’Albergo. La magia dei 3+2, giusto?
1- Le sedi
Le sedi di via Balbi sono palazzi antichi, con una lunga storia alle spalle. L’Albergo dei Poveri anche, solo che non si vede. Quest’ultimo ha un’aula informatica, un wi-fi funzionante, riscaldamento, luci vere, ascensori e indicazioni.
In via Balbi, invece, alle scale piace cambiare: sono convinta che in alcune remote stanze di remote torri, vaghino ancora gli spiriti di studenti classe ’56 che non hanno mai trovato l’uscita dopo un colloquio nello studio nascosto di un relatore. Le biblioteche – stanze minuscole ricavate qua e là – non hanno le stesse comodità di Scienze Politiche, ma almeno studi sotto un lampadario del ‘600 e affreschi barocchi originali.


2 – La pausa pranzo
Se avete già sperimentato il bar dell’Albergo, avete osato comprare un pezzo di quella focaccia, e siete sopravvissuti, vi siete meritati una laurea ad honorem.
In via Balbi avete solo due alternative: o consumare sui gelidi scalini dell’atrio di Balbi 4 la pasta stantia che avete schiacciato in una vaschetta di plastica, o svenarvi giorno dopo giorno nei bar dei pressi che no, non sempre sono a misura di studente miscio (agg. di chi si trova spesso senza una lira).
3 – I dipartimenti scientifici ad Albaro
Una delle poche cose che sia gli umanisti sia i politologi invidiano agli scienziati sono aule studio e spazi comuni, con tanto di microonde, in cui consumare un pasto decente.
4 – Arrivare in università
Via Balbi la raggiungi facilmente, e passeggiare in questa strada nobiliari è un’esperienza piacevole. Arrivare all’Albergo è una sfida contro il tuo fiato da maratoneta di serie tv, soprattutto se hai appena 5 minuti di scarto tra la fine della lezione nell’aula 7 di Balbi 2 e la Sala B in Torre Ovest dell’Albergo.
Spoiler: entrambe le aule sono raggiungibili solo tramite scale, scalette, ascensori dai tempi biblici e passaggi attraverso cancelli secondari.
5 – Gli orari
Albergo: le lezioni, gli esami e le conferenze del giorno sono indicate in un tabellone elettronico. Spesso non aggiornato, ma è qualcosa.
Balbi: «Italiano 2 in che aula è?».
«Di solito in aula M».
«No guarda che è stato spostato in aula Q».
«Da quando? Il prof mandato una mail?».
«No, me lo ha detto il nipote del cugino della portinaia del terzo assistente, una sera che l’ho incrociato in via XX, notizia sicura».
«Ah, ma sempre dalle 10 alle 12, giusto?».
«Mhm, io credevo dalle 14 alle 16».

6 – Il rapporto con la tecnologia
Come dicevo, all’Albergo c’è un’aula informatica con più di 50 postazioni, tutti i professori usano aulaweb senza battere ciglio, anzi, spesso rimproverano gli studenti se non hanno confidenza con la tecnologia.
A Scienze Umanistiche? Ricordo di una prof. che, non sapendo attivare aulaweb, ha creato un indirizzo mail di cui tutti noi avevamo la password e in cui trovavamo materiali e comunicazioni in Bozze. E questa è stata l’esperienza più tecnologica che ho sperimentato in triennale. Per il resto, la foresta Amazzonica piange ancora il genocidio di fotocopie con 3 cm di bordi neri che ogni giorno vengono consumate.

7 – La settimana
La miglior perla di saggezza su via Balbi me l’ha lasciata il mio tutor d’orientamento quando ancora non ero una matricola: “Qui la settimana inizia il lunedì pomeriggio e finisce il giovedì. Difficile avere lezione prima delle 9.30, ogni tanto ci provano, ma quelli che arrivano da Alessandria protestano e spostano tutto”.
– ‘sti foresti, che dormano a casa loro, semicit. –
All’Albergo no, non c’è pietà, le lezioni possono iniziare il lunedì mattina alle 8 in punto e protrarsi senza soluzione di continuità fino venerdì alle 19.
Quindi non ti rimane che dormire nel weekend, quando dovresti studiare.
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