Pensavate che il pesto fosse una ragione sufficiente per trasferirsi a Genova nonostante i 600 km di distanza da casa vostra? La vita da fuorisede pendolare vi distrugge? Trovare una casa in affitto a Genova può essere un’impresa. Posto che l’esperienza (se brutta ancora meglio) insegna più di chiunque altro, qualche dritta da una studentessa che ha ormai il marchio del fuorisede i.g.p. non può far male.
Cosa cercare in una casa.
San Tommaso lo diceva: non fidarsi di niente se non dei propri occhi. Bando quindi alla timidezza e rispondete il più possibile agli annunci, specificando i periodi richiesti fin dal primo messaggio così da tagliare a corto inutili corrispondenze. Dopo una prima scrematura, fissate appuntamenti e andate di persona. Oltre agli interni, sono molte le variabili di un appartamento che vorreste scoprire prima di abitarci.
- La zona. Scontato ma non troppo, il punto della cartina dove deciderete di abitare condizionerà la vostra vita universitaria più di quanto pensiate. Chi si concentra nelle zone adiacenti la propria università finisce il più delle volte a ridurre la sua vita sociale al minimo. Non contate troppo sugli autobus notturni. E dopo le prime uscite vi passerà la voglia di affrontare quel chilometro di strada in salita e controvento che separa casa vostra dal centro.
- Chi guarda solo alla densità di bar e locali del quartiere avrà il problema opposto. Approfittare della vita notturna dei vicoli sarà facilissimo, meno facile liberarsi dai rumori della movida quando vorrete riposare. Siete sicuri che il gruppo di Erasmus che sta festeggiando nella piazzetta sotto la vostra finestra sia d’accordo con i vostri buoni propositi? Gadget indispensabile, i tappi per le orecchie. Come in tutte le cose, la via di mezzo vi salverà da una cirrosi epatica o da un invecchiamento precoce. Se poi studiate architettura e avete quindi una scusa seria per affittare casa nei vicoli, tanto meglio per voi.
- Il proprietario: quello invadente che ti piomba in casa perché «passavo qui sotto e ho sentito uno strano silenzio». Quello tirchio che a fine anno ti manderà un conguaglio comprensivo dei centimetri di muro che hai consumato respirando nella sua casa. L’amicone che entra per ritirare l’affitto e si ferma tutto il pomeriggio per scroccarti un caffè e sparlare della vecchietta al 2° piano. Non importa che tipo di affittuario tu avrai. L’importante è conoscere il tuo nemico e essere preparato.
- L’ingresso di casa: la via e il numero civico di un appartamento a Genova non bastano per decidere se la posizione sia effettivamente comoda. Un intricato sistema di doppi numeri civici, rossi e neri, vicoletti ciechi e cortili interni spesso rendono l’accesso alle case più simile al set di un film horror di quanto non possiate immaginare. Dateci un occhio prima se non vi sentite Buffy l’ammazzavampiri.
Dove cercare?
Le bacheche affisse nei corridoi delle università pullulano di annunci e offerte. Cercate a maggio per il primo semestre, a dicembre per il secondo. Ancora più comode possono essere le bacheche virtuali per eccellenza, quelle di facebook. I gruppi di annunci per affitti sono numerosi e molto attivi, col vantaggio di poter avere anche una piccola anteprima degli eventuali futuri coinquilini. Pro tip: disattivate le notifiche o abbandonate i gruppi una volta firmato il contratto. Gli appartamenti più belli e più economici vi appariranno sempre dopo.
Se state cercando casa a Genova è perché probabilmente non vi trovate fisicamente lì. È qui che il 21esimo secolo viene in vostro soccorso. Oggi non è più così azzardato affittare una stanza su internet senza trovare brutte sorprese. Da subito.it a kijiji a ebay, sono moltissimi i siti di e-commerce che contengono anche annunci per affitti, sia per interi appartamenti che per singole stanze.
Occhio alle date degli annunci: l’appartamento dei nostri sogni messo in affitto nel 2014 oggi potrebbe essere diventato la succursale di una scuola di lingua o l’ufficio di un avvocato divorzista. Due attività che potrebbero tornarvi utili, per carità, magari non per andare a farvi la doccia dopo lezione ecco.
Alloggi universitari.
Per i più svogliati, un buon compromesso fra comodità e prezzo sono gli alloggi a pagamento dell’alfa Liguria. Le case sono le stesse assegnate con le borse di studio, affittate a un costo ridotto rispetto alla media.
- Pro: semplice, basta compilare un modulo e attendere che la richiesta venga approvata. Il prezzo include anche le bollette (niente più litigi col coinquilino freddoloso).
- Contro: potete inserire due preferenze fra le residenze disponibili, ma non è detto che le vostre richieste verranno esaudite. Se sarete spediti dall’altra parte dell’emisfero genovese potrete usarlo come scusa per non iscrivervi in palestra («tanto camminerò un sacco», e invece prenderete l’autobus, non mentite). Altrimenti non vi resta che rinunciare all’alloggio assegnato, fare un bel respiro e ricominciare dal punto 1.
Ultimo consiglio spassionato: tenete conto che gli stessi filtri con cui trasformate i vostri selfie da figure scomposte di Picasso a poster di Victoria’s Secret possono applicarsi anche alle foto di ambienti e spazi, quindi ricordatevi sempre di San Tommaso.
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