Siamo Sette (su Sette, ormai lo avrete capito) studenti di Informazione ed Editoria dell’Università di Genova – Sei foresti e Una genovese atipica. Siete pronti a seguirci nel nostro strano viaggio fra i carruggi zeneisi? A volte ci perderemo, altre vi faremo perdere. Ma non vi preoccupate: torneremo sempre a casa.
Micol Burighel (drmicol)
Classe 1994, prima decade dell’Acquario, alessandrina. Frequenta il liceo classico Plana di Alessandria, nella speranza di assorbire per osmosi un po’ del Genio di Umberto Eco, che lì aveva studiato. Si laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Genova. Sì, crede ancora nelle discipline umanistiche e nella possibilità di trovare lavoro. Bazzica la letteratura, il teatro e il cinema, pratica lo yoga: potrebbe sembrare una insopportabile radical chic – a voi decidere se lo sia davvero. Ama molto la Superba, i suoi vicoli, i Belin! colloquiali (non siate maliziosi) che partono in automatico, la focaccia al formaggio. Anche il vino, quello buono però. Attacca spesso discorso con gli estranei. Conosciuta e temuta per le sue tendenze da grammar nazi, in realtà nasconde un cuore tenero e sensibile. Bisogna solo avere voglia di cercarlo.
Guendalina Liberato (Gwelzebu)
Nata il 3 maggio del 1994, aspira a diventare una giornalista fin da quando era bambina. Cresciuta nella ridente Sanremo, è approdata a Genova nel 2013 per frequentare l’università. Ormai follemente innamorata della sua “patria adottiva” e di quei musoni dei suoi abitanti, nel 2016 è riuscita ad arrivare viva alla laurea in Lettere Moderne e a iscriversi alla magistrale di Informazione ed Editoria nonostante la sua conclamata passione per tutto ciò in cui si può inciampare.
Adora uscire con gli amici, ma il suo lato sociopatico non disdegna neppure la compagnia di un buon libro. Ama la fotografia, il teatro, la danza, l’arte, la letteratura e le cose impossibili, anche se al momento non ricorda cosa significhi avere del tempo libero da dedicarvi. Ragazza estremamente social, il suo incubo peggiore è quello di essere abbandonata dal cellulare mentre posta una storia su Instagram.
Bionda dentro – e, a tratti, anche fuori -, ti conquista con i suoi occhioni blu, ti stordisce con la sua aria da eterna ragazzina e ti dà il colpo di grazia con la sua incessante parlantina dagli accenti bizzarri. Ma ha anche dei difetti.
Alice Mangolini (alicemangolini)
Nata in una fredda notte di gennaio nel lontano 1992. L’anziana del gruppo ma con lo spirito giovane. Nata nella valle delle mele in Trentino, ma guai a chiamarla tedesca. Nein. Triennale in Scienze della Comunicazione a Verona, ora Magistrale in Informazione ed Editoria a Genova. Ferma non sa stare. Le piace viaggiare, leggere, mangiare. Se la vuoi attirare in una trappola mortale offrile una pasta al ragù, un divano per il riposino e non avrà scampo. Alle sue spalle ha una lunga esperienza di condivisione degli spazi vitali (vedi coinquilini di tutti i tipi). Ha una passione per i dialetti italiani, basta che non sia il trentino. Scettica, ma curiosa. Attenta, ma sbrigativa. Motto preferito “Ma vaaa”.
Marianna Mancini (mariannamanci)
Una coincidenza beffarda la fa nascere lo stesso giorno di Virgilio. Si iscrive a Scienze Politiche perché le avevano detto che avrebbe avuto a che fare con le merendine. Delusa, si trasferisce a Informazione ed Editoria perché non è brava a dire bugie e non potrebbe mai essere un buon avvocato. Dopo lunghi studi finalmente scopre come rispondere alla domanda cosa vuoi fare da grande: astenendosi per protesta. Nasce pigra ma ha paura della noia, è quindi costretta da un istinto superiore a fare cose, vedere gente. Le piace ascoltare le persone, se Lucio Dalla o Morrissey tanto meglio, altrimenti pazienza, ascolta lo stesso. Laurea ventennale cum laude nello smarrire oggetti. Lontana dalle sue terre marchigiane, si consola pensando che la sua casa è il mare. Poi si ricorda di non essere la Sirenetta, e allora si consola andando dove capita, che va bene così.
Lucrezia Naso (LucreziaMariaEnne)
Nata nel marzo del ’94, e unica vera genovese della redazione: gli altri foresti la perdoneranno se ci tiene a sottolinearlo. Diplomata al liceo classico Mazzini, ha una laurea triennale in Storia – forse è per questo che di tanto in tanto la chiamano “La Nonna” – e attualmente sta ricoprendo un ruolo molto remunerativo come rappresentante degli studenti in Unige.
Ha avuto la fortuna di visitare località esotiche come Dubai, i fiordi norvegesi e Savona, ma Zena è sempre Zena, sa di casa.
Ama i gatti, il rosa, le borse rosa coi ciondoli a forma di gatto: praticamente è la Dolores Umbridge della Liguria, ma bionda. Ah sì, ha un’anima un po’ nerd, Netflix è uno dei suoi migliori amici, ma tranquilli, ha anche l’abbonamento a teatro e le piace leggere Game of Thrones quanto Anna Karenina.
Ammette di essere a volte un po’ snob, comandina, poco socievole, e il suo stile di vita a tratti si lascia andare verso gli -anta. Ma questi sono solo i suoi pregi principali. Poi, se ci pensate, incarna a pieno le migliori caratteristiche della Superba.
Assicura che si impegnerà a mettere anche un po’ di ironia nel mugugno che tanto le è caro.
Elena Sacchelli (elenasacchelli)
Nata il 12 novembre 1993, si vanta di essere scorpione e sarzanese doc.
Frequenta (con successo) il liceo Scientifico, ma capisce subito che la matematica non fa per lei, quindi all’Università opta per Scienze della Comunicazione a Pisa, e si innamora del giornalismo. Ecco spiegato perchè è ora iscritta a Informazione e Editoria.
Ama i vestiti scuri, i gatti e i film horror.
Potrebbe sembrare la descrizione di una darkettona-satanista, ma non è così, infatti è la festaiola per eccellenza, adora divertirsi e ha pochi freni.
Sogna di scrivere su qualche testata importante, di condurre l’inchiesta del secolo o di avere un talk-show politico tutto suo. Punta in alto, ma può ridimensionarsi.
Appassionata di cinema e di politica, di serie tv e del cantautorato italiano (chiaramente non contemporaneo) se dovesse scegliere le sue 3 persone preferite al mondo sarebbero: Quentin Tarantino, Lucio Battisti, e Maurizio Crozza.
Giacomo Rizzi (giacomorizzi12)
Nato il primo dicembre 1994 a Chiavari in provincia di Genova, dove vive e vuole rimanere vita natural durante. Provinciale e abitudinario capita a Genova solo per necessità di studio e mette al servizio la propria esperienza di sopravvivenza all’interno dell’inospitale, caotico e tentacolare capoluogo. In futuro vorrebbe fare il cronista, lo speaker radiofonico, il giornalista sportivo, lo scrittore , il disegnatore di fumetti, lo sceneggiatore di film e altre cose che non siano realmente un lavoro. Dice che il liberismo è ingiusto e assassino, compra i libri su Amazon, ama l’iPhone e fa la spesa all’ipermercato di domenica. Da questi indizi avrete capito che è un dottore in lettere moderne. Portatore sano di laurea umanistica ha scelto recidivamente la magistrale in Informazione ed Editoria. Il suo idolo è Woody Allen e sogna di seguirne le orme. Non ha ancora scritto alcuna sceneggiatura, né diretto alcun film, ma dovrebbe finire presto in analisi.